Si chiude nei boschi capriaschesi con staffetta e gara long

Nel weekend si chiudono a Tesserete i Campionati europei di corsa d’orientamento, che stanno riscuotendo grande successo tecnico e di spettatori. Oggi e domani la prova di staffetta nel bosco e la gara classica o long, pure nel bosco, chiuderanno la settimana di Campionati Europei, fin qui dominata dagli orientisti rossocrociati, che hanno incamerato ben sette medaglie, tre delle quali d’oro. La staffetta boschiva, con arena d’arrivo a Vaglio, si tiene sabato pomeriggio, con lancio alle 14.00 per le Donne e alle 16.05 per gli Uomini. Entrambe le competizioni saranno trasmessi in diretta televisiva su RSI La2. La gara long, la più dura e complicata dell’intero programma europeo, partirà domenica mattina alle 9.30, rispettivamente alle 10.30 in una zona dei monti capriaschesi ancora sconosciuta. I primi arrivi sono pianificati per le ore 10.50 circa, ma la prova si svilupperà fino alle 15.30 perché il lotto dei concorrenti è oltremodo folto, visto che questa specialità non prevede batterie di qualificazione da parte degli atleti. Il numero dei partecipanti è definito dalla quota di atleti  può presentare al via, a dipendenza del ranking dei propri orientisti.

La staffetta boschiva vede la Svizzera nuovamente fra le nazioni favorite, tanto in campo maschile che in quello femminile. Fra le avversarie più coriacee delle ragazze svizzere, oltre alle rappresentative delle nazioni scandinave, vi è la Russia, che in questi campionati ha avuto una serie di atlete fra le top ten, ma che si è dovuta finora accontentare del bronzo della Gemperle nello sprint.

Meno pericolose del solito per la squadra rossocrociata, che schiera Elena Roos in seconda frazione, dopo Judith Wyder e prima di Julia Gross, sembrano essere le formazioni di Finlandia e Svezia, nelle quali non saranno probabilmente al via le mattatrici della gara middle al Serpiano, Marika Teini e Tove Alexandersson, entrambe leggermente infortunate. In campo maschile, grandi avversari dei rossocrociati sono ancora una volta gli svedesi e i norvegesi, con britannici e cechi a tirare il gruppo degli inseguitori. Molto aggressive anche le squadre di Ucraina e Estonia, pronte a contrastare le nazioni nordiche e la stessa squadra rossocrociata, per la quale scenderanno in campo in Svizzera 1 Florian Howald, Matthias Kyburz e Daniel Hubmann, mentre Svizzera 2 si presenta al via con Jonas Egger, Fabian Hertner e Martin Hubmann. Vedremo se la Svizzera, che propone nella formazione di riserva femminile Paula Gross, Simona Aebersold e Sarina Jenzer, riuscirà anche nel bosco a ripetere l’oro della staffetta sprint.

Per la gara long, che si sviluppa sui monti della Capriasca, su una lunghezza in linea d’aria di 11.3 km per le donne e 14.9 per gli uomini e tosti 680 e 910 metri di salite, il ruolo di attesi protagonisti per le medaglie saranno assunti, una volta di più, dagli orientisti rossocrociati, dagli scandinavi, dai russi, dai britannici, con qualche individualità delle nazioni dell’Est e del Baltico pronte a guastare la festa ai favoriti. I nomi da seguire con attenzione sono quelli di Matthias Kyburz, Daniel Hubmann, Fabian Hertner, e degli stranieri su tutti quello di Olav Lundanes.

Il lotto delle pretendenti alle medaglie fra le Donne, che porterà gli atleti a transitare in mezzo a  betulle, castagni, rustici e i verdi prati della Capriasca, è ben più ristretto di quello maschile. Si contano su una mano le ragazze che possono ambire al podio. Fra chi deve rifarsi dagli errori nella gara middle (Natalia Gemperle, Helena Bergman e Svetlana Mironova) e chi sentirà nelle gambe le salite dei percorsi ticinesi, salgono le quotazioni delle rossocrociate, specialmente quelle della ticinese Elena Roos, che in Capriasca potrebbe agguantare la medaglia individuale europea tanto agognata.

Lidia Nembrini

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