Dopo la gara di qualificazione corsa nella mattinata sulla collina dell’Arbostora, tutti gli orientisti svizzeri, tranne Paula Gross, accedono alla finale di distanza media, pianificata per domani al Serpiano. Gli uomini svizzeri si sono imposti nelle tre batterie, dominandone due, vinte da Fabian Hertner e Daniel Hubmann, mentre la terza è stata appannaggio di Florian Howald, affermatosi più di misura. Julia Gross dal canto suo si è garantita l’accesso alla finale con il miglior tempo nella batteria B.
La corsa, molto tecnica nella parte iniziale, sul lato sud della collina, e molto fisica nella fase finale, sul ripido del fianco ovest, ha causato distacchi notevoli e fatto precipitare in classifica diversi big dell’orientamento mondiale, che hanno rischiato l’esclusione dalla finale o addirittura ne sono rimasti fuori. Così la svedese Helena Bergman, solo quindicesima di batteria, mentre resteranno domani al Serpiano solo a guardare, lo svedese Martin Regborn e la connazionale Sara Hägstrom, sotto il taglio dei migliori 17 crono, che danno diritto a schierarsi nella finale.
Oltre ai vincitori di batteria, rappresenteranno la Svizzera nei boschi del Serpiano anche Matthias Kyburz, secondo nella corsa di qualificazione, dietro a Hertner, Joey Hadorn, decimo nella stessa batteria, Jonas Egger, undicesimo in quella assicuratasi da Howald, e il minore dei fratelli volanti Kyburz, Andreas, inseritosi alle spalle di Daniel Hubmann.
Sotto tono e apparso molto scocciato all’arrivo, posizionato sul viale acciottolato che porta alla chiesa di Madonna d’Ongero, il novegese Olav Lundanes, come i russi Kratov e Novikov e l’ucraino Glibov, sarà uno dei maggiori avversari degli svizzeri per le medaglie della finale “middle” del Serpiano. Il settore femminile vivrà sul confronto fra la quotatissima Tove Alexandersson, oggi solo seconda dietro alla vincitrice di batteria finlandese Marika Teini, le svizzere Julia Gross, Sarina Jenzer e Sabine Hauswirth, con la russa Natalia Gemperle a far da grande incomodo.
Con una prestazione di spessore, che lo ha visto terminare in settima posizione di batteria, passa il turno anche l’unico ticinese al via a Carona, Sebastian Inderst, in rappresentanza della nazionale italiana. Inderst ha chiuso la gara di qualificazione con un ritardo di 1’33’’ sul vincitore Florian Howald. Testimonia però dell’eccellenza della sua prestazione il distacco superiore ai tre minuti rifilato al norvegese Magne Daehli.
Lidia Nembrini